LA PRIMA STAGIONE REGOLARE...


Poteva mancare un commento alla stagione, a livello istuzionale?

Abbiamo fatto qualche domanda al delegato bresciano, Stefano Facchi e al presidente degli allenatori bresciani, Andrea Fedrizzi.

Stefano Facchi
Stefano Facchi

Come giudicare questa stagione, dopo il periodo reso incerto dal Covid?

Direi che tutto sommato, la stagione l'abbiamo conclusa e probabilmente, ha insegnato che nel periodo invernale, aldilà della pandemia, c'è bisogno di una pausa più lunga e che va sfruttata la bella stagione per giocare. 

Le squadre bresciane si sono fatte valere, anche a livello femminile... 

Nel femminile si sono distinte Lumezzane, in Eccellenza, arrivando alla coppa. 

Il Brescia ha steccato nel finale ma dopo una stagione egregia. 

Tutto il movimento femminile sta fermentando, in provincia e fa ben sperare per il futuro. 

Cosa pensi delle modifiche decise sul numero di squadre nelle diverse categorie?

Ho caldeggiato queste modifiche e arriveranno anche quelle legate al settore giovanile. 

Mi trovano quindi in pieno accordo; addirittura, mi piacerebbero i play off anche in juniores, allievi e giovanissimi provinciali

Come sono i rapporti delle squadre con il comitato regionale?

I rapporti con la delegazione di Brescia sono ottimali e cerchiamo di filtrare tutte le problematiche noi, in prima battuta. 

A Milano, sono in apertura dei nuovi sportelli, che renderà il servizio migliore alle società. 

Andrea Fedrizzi
Andrea Fedrizzi

Come hai visto la stagione, da presidente degli allenatori bresciani?

Innanzitutto, è stata finalmente la prima stagione regolare da quando c'è il Covid, questo è molto importante perché c'era bisogno di respirare calcio a tutti i livelli.

Dal punto di vista dei risultati è stata un'ottima stagione, con le squadre bresciane che si sono ben comportate in tutte le categorie. 

Una tua impressione sulla formazione, dal punto di vista della partecipazione...

Per quanto riguarda la formazione ufficiale, cioè quella che dà una qualifica, c'è ancora moltissima richiesta e quindi partecipazione ai bandi emessi dal Settore Tecnico. 

Mentre ho riscontrato un netto calo di affluenza ai corsi formativi che non danno qualifica e che spesso organizziamo sul territorio, per il semplice piacere della formazione personale. 

Cosa si può dire sugli esoneri e cambi di allenatore?

A livello dilettantistico, stiamo prendendo, nostro malgrado, le peggiori abitudini dei professionisti e sicuramente gli esoneri nelle prime squadre, ma anche nei settori giovanili (assurdo), fanno parte di queste.

Le società dovrebbero imparare ad avere pazienza e trasmettere serenità alle proprie squadre, perché per il bene di tutti, lavorare in un clima più disteso, aiuta la squadra ad esprimersi nel migliore dei modi.


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